John Zerzan
Tra i maggiori filosofi anarcoprimitivisti americani. Le sue opere criticano la civiltà come intrinsecamente opprimente affrontando temi come la domesticazione, il linguaggio, il pensiero simbolico, il concetto di tempo e sostengono lo stile di vita dei cacciatori-raccoglitori come ispirazione per quella che dovrebbe essere una società libera. Zerzan individua nella civiltà l’origine di ogni forma di potere, ciò che ha condotto alla domesticazione dell’uomo, degli animali e dell’ambiente. Critica la tecnologia vista come strumento indispensabile alla produzione di merci e alla conservazione dell’impalcatura sociale. Tra i suoi scritti: Primitivo Attuale (2004); Futuro Primitivo (2001); Senza via di scampo? Riflessioni sulla fine del mondo (2007); Il crepuscolo delle macchine (2012). |