Sherwood Anderson
[1876-1941] Scrittore americano. Di umili origini, abbandonò all’età di 14 anni la scuola per aiutare economicamente la famiglia. Sposato, direttore di una fabbrica di vernici, un giorno abbandonò d’improvviso famiglia e lavoro per seguire la vocazione di scrittore, dapprima a Chicago poi a New York e a Parigi. Nelle sue opere denuncia il disadattamento, lo smarrimento dell’individuo in una società sempre più meccanizzata, creando una mitica provincia americana, abitata da giovani ribelli, da sognatori, da «diversi», in fuga dalla storia Tra i suoi scritti: Winesburg, Ohio (1919); Un povero bianco (1920); Molti matrimoni (1922); Riso nero (1925). |