Jan Waclaw Machajski
[1866-1926] Pensatore rivoluzionario libertario polacco, arrestato nel 1891 con l'accusa di sovversione, viene deportato in Siberia dove resta fino al 1902, quando dopo un'avventurosa evasione si rifugia a Ginevra. Approfondì in quegli anni lo studio del pensiero marxista, di cui divenne uno dei più lucidi e brillanti esponenti, portando i più duri attacchi alla socialdemocrazia tedesca, prima di rigirare la lama del suo coltello intellettuale sul marxismo stesso, attirandosi così gli strali di quell'intelligncija di cui divenne l'acuto demistificatore. Tornato in Russia nel 1917 allo scoppio della Rivoluzione, venne sempre considerato dal potere con sospetto e tenuto doverosamente in disparte ai margini. |